IL 2014 DELL’EDILIZIA
Il 2014 e’ l’anno in cui sono state concentrate le maggiori opportunità per l’edilizia, in tutte le fasi del settore.
In primo luogo sono stati semplificati i procedimenti per ottenere le autorizzazioni: in assenza di vincoli urbanistici, gli interventi di nuova costruzione possono essere eseguiti con un permesso che richiede al massimo 90 giorni per il rilascio; dopodiché possono essere iniziati i lavori su responsabilità del progettista. Con la medesima assunzione di responsabilità del professionista e sempre in assenza di vincoli, gli interventi sull’esistente e gli interventi minori possono essere eseguiti direttamente previa segnalazione al Comune.
In secondo luogo la Regione ha fortemente incentivato gli interventi sull’esistente (3° Piano Casa) con premi di volume edificabile e riduzione di spese contributive. Gli edifici esistenti possono essere ampliati, anche con demolizione e ricostruzione, dal 20 fino all’80% del volume, sulla base della sostenibilità ambientale, del miglioramento della classe energetica del fabbricato, oltre che per la sicurezza sismica, per l’eliminazione dell’amianto e di barriere architettoniche.
In terzo luogo nel 2014 è prevista la massima deducibilità fiscale per gli interventi di recupero edilizio e accrescimento dell’efficienza energetica, oltre alla deducibilità di mobili ed elettrodomestici connessi col recupero entro il limite della spesa di recupero e in ogni caso di 10mila euro. E’ noto che si tratta dell’abbattimento del 50% distribuito su 10 anni delle spese di recupero dell’abitazione fino a 96mila euro; e del 65% dei costi di miglioramento della classe energetica e per la sostenibilità ambientale del fabbricato, anche non residenziale (detrazioni Ires), fino a 100mila euro di spesa. Sono state anche semplificate ragionevolmente le procedure per l’ottenimento delle detrazioni.
Nel 2015, i due incentivi verranno ridotti rispettivamente al 40% e al 50 per cento. Infine, dal 2016, rimarrà solo il primo bonus, cioè quello sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, che ritornerà alla misura del 36%, con un limite di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.
In quarto luogo sono in corso le adesioni degli Istituti di credito al protocollo d’intesa tra ABI e Cassa Depositi Prestiti per l’erogazione di mutui agevolati; Il Plafond CASA, pari a 2 miliardi di euro, è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, per l’acquisto di immobili residenziali, con classe energetica A, B o C o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica.
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